Lavoratori europei uniti nella lotta

lavoratoriLavoratori europei uniti nella lotta

Ora, che le recenti “elezioni siciliane” hanno dato il via ad una lunga campagna per le elezioni politiche del 2013, allo sciopero generale nazionale, da tempo intelligentemente indetto per questa data dalla Confederazione Cobas, si unisce, timida, anche l’indizione della CGIL.

Il fatto che si tratti di una giornata europea di lotta, indetta “per la solidarietà e per il lavoro”, nonché contro l’austerità”, da parte della CES (la confederazione europea dei sindacati), di cui fanno parte integrante anche CISL e UIL, non deve destare meraviglia circa la loro assenza: si tratta di apparati nazionali meramente istituzionali, il cui ruolo di complicità con l’esecutivo è già da tempo, oramai, conclamato! In realtà, il fatto che la CGIL, su proposta dell’Area di sinistra “Rete 28 Aprile – Opposizione CGIL”, abbia deciso la sua adesione (peraltro, a livello nazionale, di sole 4 ore…), non deve suscitare illusioni su di un suo serio cambiamento di rotta politica: è sempre la stessa CGIL, che ha balbettato sulla controriforma delle pensioni e che ha ipocritamente disdetto lo sciopero sulla manomissione dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori, fingendo di avere ottenuto chissà cosa dal Parlamento!…

Nonostante ciò, SI TRATTA DEL PRIMO SCIOPERO UFFICIALE, CHE SI SVOLGE, IN CONTEMPORANEA, ANCHE IN SPAGNA, PORTOGALLO, GRECIA, FRANCIA ED ALTRI PAESI EUROPEI, con qualche adesione di solidarietà perfino dal Sudamerica… L’evidente insufficienza della piattaforma non può certo inficiare il valore di una lotta comune dei lavoratori, il cui significato, per NOI INTERNAZIONALISTI, è primario e fondamentale, e va ben oltre le intenzioni dei promotori!

Certamente, ci opponiamo alla cosiddetta “Spending review”, che, in realtà, punta solo a ridurre l’occupazione anche nel settore pubblico, al fine di ridimensionarne il ruolo di servizio; RIDUCE, così, IL SALARIO INDIRETTO PER TUTTI I LAVORATORI! Altrettanto necessario è opporsi alla cosiddetta “Legge di stabilità”, che, lungi dal “rieqilibrare le risorse”, come dicono il Governo ed i suoi complici politici e sindacali, serve ad eliminare sacrosanti diritti dei lavoratori, a partire dai pubblici, PER POI COLPIRE ANCHE I LAVORATORI DEL PRIVATO, DOPO AVERE RIDOTTO I SERVIZI PER ENTRAMBI!

Bisogna, inoltre, che la CGIL abbandoni immediatamente il “Tavolo sulla Produttività”, dove è in discussione un Accordo con CISL, UIL e Confindustria su contenuti liquidatorii, che non hanno nulla da invidiare sia alla “Spending review” che alla “Legge di stabilità”!!!…

Allora, oltre al giusto “NO ALLE POLITICHE DI AUSTERITY”, che il “Sindacato europeo” agita contro i governi della UE (ma che poi va a parare al …”patto sociale europeo”!), e vista la politica dei confederali, che, al massimo, arriva a promuovere giornate di testimonianza, occorre ripartire da un’altra piattaforma di lotta, basata sugli interessi di classe, a livello europeo (ed internazionale), contro l’Europa (e tutti gli altri imperialismi) ! Ed allora, PER FAR PAGARE DAVVERO LA CRISI DEL LORO SISTEMA SOCIALE A LORSIGNORI, si deve rovesciare del tutto la logica rivendicativa. Una reale difesa di classe esige altre vertenze:

  • Se le banche e le aziende stanno per fallire, rifiutiamo che ad esse vadano i finanziamenti statali, che, invece, vanno dirottati tutti verso il lavoro dipendente,non certo responsabile dei fallimenti!
  • Se diminuisce il lavoro disponibile, riduciamo l’orario di lavoro e la giornata lavorativa, a parità di salario e di ritmo di lavoro! Lavoriamo tutti per lavorare meno !!
  • Se, per qualunque motivo, non siamo messi in condizioni di lavorare, ci venga pagato un salario minimo sociale per vivere decentemente finchè restiamo senza lavoro!

Vedi  l’allegato

http://www.alternativadiclasse.it/wp-content/uploads/2013/02/LAVORATORI-EUROPEI-UNITI-NELLA-LOTTA.pdf