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CHI SIAMO

Siamo un gruppo di compagni della “sinistra di classe”, aggregatisi intorno al Circolo ALTERNATIVA DI CLASSE, nato nel 2003 a La Spezia, ed ora impegnati in un processo di superamento della dimensione locale. Ci pare qui importante, per spiegare le nostre posizioni, riprodurre uno stralcio di un nostro documento:

Il difficile compito dei comunisti è, perciò, anch’esso internazionalista, ma dalla parte dei lavoratori; è, cioè, quello di lottare dappertutto contro l’imperialismo, a partire da quello di casa propria, consci che, quando si tratta di difendere il proprio interesse di classe, loro, i capitalisti, trovano sempre il modo di unirsi contro il proletariato, come ci insegna la Storia. In questo senso, risulta illusoria, e perdente, qualsiasi politica di alleanza con un imperialismo ritenuto “meno pericoloso”, “contro un altro” presunto peggiore, in quanto, come minimo,va ad indebolire le lotte del movimento operaio sfruttato da quell’imperialismo, ed, in definitiva, di quello internazionale. Analogo discorso negativo va fatto rispetto ad alleanze politiche con borghesie nazionali, anche se “antimperialiste”. Contro il capitalismo, liberista o meno, è infatti sempre più necessaria l’unità di tutti gli sfruttati e gli oppressi del mondo, la cui premessa oggi è la costruzione della Internazionale Comunista, di uno spazio, cioè, dove si riapra finalmente un dibattito franco e costruttivo fra le forze comuniste, che nei diversi Paesi, a partire dall’indipendenza di classe, rifiutano la continuità del sistema capitalistico in ogni sua variante, e che perseguono perciò l’alternativa di classe fondata sul valore d’uso, affinché possano ricostituire il Partito Comunista Internazionale, come fu originariamente, cominciando col raccordare la propria azione verso il comune obiettivo, inquadrandola e ponendola a verifica anche sul piano internazionale (Dal “Documento di presentazione” – Aggiornamento n.9 del 28-12-‘12)”.

Ci rendiamo conto del fatto che si tratta di un obiettivo molto ambizioso, ma è necessario, oltre che giusto, provarci. Lo strumento internazionale che vogliamo contribuire a costruire è, infatti, indispensabile per riprendere il cammino, finalmente,

“verso la costruzione dell’alternativa classista, cioè verso una alternativa di società, senza classi, senza capi, senza mercati e senza frontiere” (Dal “Documento di presentazione” – Aggiornamento n.9 del 28-12-‘12).

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